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sabato, 27 Luglio 2024

Nasce CoronaCheck, il primo sito per verificare le fake news sul Coronavirus

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Il diffondersi del Coronavirus ha portato con sé anche un proliferare di fake news che girano sulle chat e online e incutono paura e dubbi in un momento già di grande angoscia per tutti. Per questo è nato un sito che aiuta a districarsi nel fact checking e riconoscere le notizie vere dalla bufale.

Si chiama CoronaCheck e garantisce la verifica delle notizie sulla base di dati ufficiali provenienti da World Health Organization (WHO), Governi e Ministeri della salute di Italia, Australia, Taiwan, China, Canada.

Basta inserire la frase di cui si vuole verificare l’autenticità e il sistema verificherà se vera o falsa, dando anche una spiegazione di come il sistema di di Intelligenza Artificiale sia giunto a quella conclusione. CoronaCheck è in grado di verificare affermazioni inerenti casi confermati di coronavirus, persone guarite, decessi e tassi di mortalità. Nel caso l’affermazione risultasse non verificabile il sistema potrà chiedere altre informazioni all’utente e nel contempo immagazzinare i dati raccolti che arricchiranno l’algoritmo.

Sulla necessità di contrastare le fake news sul coronavirus è intervenuto anche il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella. “Sin dall’inizio di questa drammatica vicenda ho fatto appello ai cittadini a informarsi esclusivamente attraverso i siti ufficiali del governo, delle istituzioni sanitarie, le testate giornalistiche nazionali e locali e le agenzie di stampa, perché in momenti come questi l’accreditamento delle fonti, la professionalità degli operatori dell’informazione, la completezza e la credibilità dei contenuti informativi fanno la differenza. Penso che sia necessario che tutti, compresi i grandi operatori del web, facciano la loro parte per isolare le fake news che giocano contro l’interesse collettivo”.

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