Silvio Magliano, consigliere comunale del Nuovo Centro Destra, interpella l’assessore alla Polizia Municipale Giuliana Tedesco per le lamentele raccolte «dell’inarrestabile e dilagante fenomeno del suk abusivo», ovvero il tipico mercato arabo che dal dicembre dell’anno scorso ha preso il via nella zona compresa tra la strada del Fortino, via Cirio, via Lanino, canale Molassi, piazza San Pietro in vincoli fino ad arrivare all’altezza di via Cigna.
A preoccupare e a infastidire di più i cittadini è la presenza abusiva dei mezzi parcheggiati a bordo strada, dai quali ogni giorno vengono scaricate merci e mercanzie di dubbia provenienza e soprattutto esposte e vendute senza permessi. Oltre al parcheggio selvaggio, che va a togliere posti ai residenti e ad occupare passi carrai, gli abitanti della zona lamentano anche l’impossibilità di passare sui marciapiedi, anch’essi occupati, ma soprattutto il rallentamento e a volte il vero e proprio blocco della viabilità. «Un’ambulanza avrebbe notevoli difficoltà ad entrare in loco, così come sarebbe difficoltoso uscire dall’area in situazioni di emergenza», sottolinea Magliano. Tutto questo va avanti dalle 18:00 del venerdì fino alla domenica sera. Inoltre «questi individui bivaccano fino a tarda sera, orinano dappertutto lasciando oltre alla sporcizia anche odori nauseabondi», dichiara infine Magliano. In passato la Giunta aveva valutato l’idea di dedicare una zona al libero scambio presso l’ex scalo Vanchiglia, ma ancora non si conoscono i tempi per la realizzazione del progetto. Nel frattempo quindi, venditori abusivi del suk del fine settimana continuano la loro attività.
Magliano conclude chiedendo più controlli da parte delle forze dell’ordine e che la giunta trovi presto una soluzione per restituire agli abitanti un quartiere decoroso.
La risposta di Giuliana Tedesco alla fine dell’interpellanza, fa ben sperare in una soluzione. L’assessore al Commercio infatti, propone al più presto un bando antiabusivismo e la realizzazione di un mercatino dedicato al libero scambio nell’ex scalo Vanchiglia, tenendosi comunque vaga sulle tempistiche.
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