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sabato, 27 Luglio 2024

Mandela, il “ribelle” che ha cambiato il mondo

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Il mondo ha reso omaggio in vari modi ad un uomo speciale, che ha contribuito a cambiare il mondo con la sua lotta per i diritti umani. E così tutte le prime pagine dei giornali aprono con un ricordo commosso per Nelson Mandela, scomparso ieri in tarda serata. L’Huffington Post, edizione statunitense, apre con una frase d’effetto: “Ribelle. Terrorista. Radicale. Eroe”, come a ricordare tutte le sfaccettature della sua personalità, perché se non fosse stato un ribelle di certo non avrebbe vinto la lunga e dura lotta contro l’apartheid. Il Washington Post lo saluta con “Il guaritore di una nazione è morto”, molti altri preferiscono più semplicemente far parlare le immagini, come se fosse impossibile scrivere una frase tanto dolorosa come “è morto”, e così, a ricordare le incisioni sulla lapide, titolano un semplice “Nelson Mandela (1918-2013)”.
È impossibile catalogarli tutti, dall’Huffpost magrebino che saluta Madiba con una splendida foto del suo volto fuso con la bandiera Sudafricana, perché in fondo Mandela era il Sudafrica. La versione giapponese del giornale punta sull’omaggio di Mohammed Ali, mentre quella spagnola apre con una sua caricatura e “Ricordo di un grand’uomo”.
Ma forse, più dei titoli della stampa estera, è doveroso far capire quanto Mandela sia stato importante nella vita di molti senza che nemmeno se ne accorgessero, facendo una carrellata sugli omaggi più particolari. Come quello della Nasa, che su Twitter posta un’immagine dal satellite del Sudafrica e scrive “In onore di Nelson Mandela, che è morto oggi, ecco un’immagine del Sudafrica scattata dalla Stazione Spaziale Internazionale”. Oppure quella del teatro Apollo di Harlem, a nord di New York, punto di riferimento per la musica afroamericana dagli anni ’40, che sull’insegna-cartellone scrive “In memoria di Nelson Mandela, 1918-2013. Ha cambiato il nostro mondo”. Un altro saluto particolare è quello del giornale satirico statunitense “The Onion”, secondo cui Mandela è il primo politico di cui si sentirà la mancanza, mentre il sindaco del 4° arrondissement di Parigi ieri notte ha appeso una grande foto di Madiba sulla facciata del palazzo, tra le illuminazioni chiamate “Love difference” di Michelangelo Pistoletto. Perché in fondo Mandela ha insegnato a tutti che si può amare in modi differenti, ma che gli uomini non hanno differenze.

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