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lunedì, 2 Dicembre 2024

M5s e Olimpiadi: sono tornati i dissidenti

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Mistero. Come facciano a stare ancora dentro la maggioranza, visto la loro predisposizione alla sinistra (anche se in verità, qualcuno di loro, in passato un occhiolino ad Alleanza Nazionale lo aveva strizzato), resta il vero giallo torinese.
Vorranno cambiare le cose da “dentro”, fare dell’entrismo un passaggio rivoluzionario. Chissà. Comunque sia i dissidenti del gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle sono tornati, con tanto di nota congiunta, ovvero firmata da Damiano Carretto, Daniela Albano, Viviana Ferrero, Marina Pollicino e Maura Paoli. Più di uno di questo quintetto frequenta le manifestazioni dei centri sociali e affianca le lotte antagoniste su argomenti importanti come casa-lavoro-immigrazione.
Ma nessuno di loro ha fatto armi e bagagli e ha lasciato il Movimento Cinque Stelle dopo l’alleanza di governo con la Lega: tutto si può dire di Matteo Salvini, ma certamente non che con l’estrema sinistra e i centri sociali vada d’accordo. Anzi. Non sono mai riusciti ad incontrarsi il “Matteo padano” e gli antagonisti perché c’era la polizia di mezzo. Nel caso contrario non avremmo certo visto baci e abbracci.
Va beh, potete commentare che siamo i soliti maligni pennivendoli legati ai vinti (non così tanto visto che non abbiamo accennato a parole come “colla”e “poltrona” ).
E allora veniamo incontro ai “cinque rivoluzionari da comunicato stampa”: Roma è Roma, Torino è Torino.
Non basta? E allora taciamo e facciamo parlare la nota contro le Olimpiadi pubblicata dai dissidenti, che dichiara ufficialmente il ritorno.
Un’ultima considerazione: ma davanti a tutto questo vogliamo parlare di quanto sia più dignitoso un “bel gruppo misto”?
“Sulle Olimpiadi non ci stiamo!
Inaccettabile secondo noi il repentino cambio di passo che la Sindaca, all’indomani dell’intesa sul governo, pone sul tema. Il progetto che doveva arrivare a definire il predossier olimpico avrebbe dovuto essere molto più articolato, sviluppato da tecnici anche critici nei confronti dell’opera, sostenuto da fondi privati.
A poco più di un mese dalla data di presentazione al Coni e al Cio del documento ci ritroviamo invece con un nulla di fatto. Poco male per chi, come noi, è sempre stato scettico sulla riproposizione della sbornia olimpica a Torino, ma che mette in difficoltà chi ha sempre sostenuto il progetto.
Soltanto ora arriva la proposta, irricevibile dal nostro punto di vista, di far preparare in brevissimo tempo un dossier per valutare la fattibilità dell’opera, documento che a nostro avviso non sarebbe in grado di evidenziarne criticità perché realizzato in maniera frettolosa e senza il team di esperti che a nostro avviso era premessa indispensabile per un’analisi approfondita.
Per questi motivi rigettiamo la proposta restando fermamente convinti che l’approccio ad un mega evento sportivo come le Olimpiadi debba poggiare su ben altre basi”.
Firmato: Damiano Carretto Daniela Albano Viviana Ferrero Marina Pollicino Maura Paoli. … ça va sans dire.

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