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sabato, 27 Luglio 2024

M5s, i pentastellati torinesi non seguono Di Maio. Resiste in Sala Rossa il gruppo consiliare di Russi e Sganga

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

La scissione che ha travolto il Movimento 5 Stelle con la fuoriuscita di Luigi Di Maio sembra per ora non avere ripercussioni sulla politica torinese e sulla Sala Rossa, dove il gruppo pentastellato resta tale e quale. 

Lo conferma il capogruppo Andrea Russi: “Il gruppo consiliare di Torino è compatto e la nostra permanenza nel Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte non è in discussione” afferma, aggiungendo che “In questa crisi di identità, senza tra l’altro avere una struttura organizzativa che potesse dare una linea e favorire il dibattito interno, sono sedimentate tutta una serie di divergenze che hanno portato alla scissione che si sta consumando in questi giorni. Credo dunque che sia giunto il momento per ripartire dai nostri temi identitari e dalle battaglie che ci hanno sempre caratterizzato”.

Posizione condivisa anche da Valentina Sganga, candidata sindaca del M5s: “Le discussioni, le liti e in ultimo l’ennesima scissione che in queste ore si sta consumando nel MoVimento 5 Stelle sono un epilogo profondamente disperante alla luce delle aspettative che tanti elettori nel 2018 avevano riposto in noi” scrive Sganga. 

“Ho sempre pensato che si possa ripartire e voglio pensarlo anche ora pur non nascondendo l’amarezza che sto vivendo. Si può ripartire a due condizioni: ricostruire un’identità politica chiara che abbia al centro il contrasto ai cambiamenti climatici e alla povertà e tornare a confrontarsi con i cittadini su posizioni che non siano più figlie di accordi al ribasso, come i tanti in fuga in queste ore avrebbero forse voluto. Per chi mi chiede cosa farò, voglio ricordare che il mio posto è e sarà nel Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte, senza nascondere che mi auguro che prima o poi si trovi il coraggio di andare in opposizione a questo sciagurato governo” conclude Sganga.

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