«Manca il contraddittorio». Per questo motivo l’Università di Torino ha vietato l’utilizzo degli spazi per l’assemblea sul boicottaggio dell’università israeliana Technion, che si doveva svolgere giovedì al Campus Einaudi. «ll dibattito non contempla più punti di vista ma soltanto uno», è la spiegazione. L’iniziativa rientrava nella campagna contro il Politecnico di Haifa, accusata di causare danni alla popolazione palestinese, a cui hanno aderito trecento persone tra cui una cinquantina dell’università torinese.