Due sue grandi passioni erano il Piemonte e la Juventus. E così oggi, nel giorno dell’ultimo saluto, sul feretro di Gipo Farassino, oltre alle rose rosse, sono state deposte anche la bandiera bianconera e una della regione. Un modo semplice ma efficace per ricordare, al Teatro Carignano dove è stata allestita la camera ardente, il cantore per eccellenza della piemontesità, mancato mercoledì all’età di 79 anni.
A rendergli omaggio e a dare forza alla figlia Valentina c’erano centinaia di persone, tra cui il sindaco di Torino Piero Fassino, l’assessore regionale alla Cultura Michele Coppola, Evelina Christillin e l’ex presidente della Regione Enzo Ghigo. Anche l’attuale presidente del Piemonte Roberto Cota ha voluto salutare per l’ultima volta l’amico e compagno di partito al cimitero monumentale, dove si è svolta la cerimonia di cremazione: «Gipo – ha commentato Cota – era un amico, un grande maestro, un simbolo e un punto di riferimento del Piemonte».
Anche l’ex sindaco e attuale presidente della Compagnia di San Paolo, Sergio Chiamparino, non ha voluto mancare: e così ha lasciato il centro congressi di Intesa Sanpaolo, dove è intervenuto ad un appuntamento dell’Ufficio Pio della Compagnia, per «andare a fare un saluto a Farassino al Carignano». «Con Gipo Farassino nelle differenze politiche ho scoperto un rapporto di amicizia» ha commentato.
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