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mercoledì, 11 Dicembre 2024

Lo studio di fattibilità per le Olimpiadi a Torino: il documento del 25 giugno. Ma c'è già un aggiornamento

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“Draft riservata”, ovvero “Bozza riservata”, così c’è scritto in filigrana sulle 155 pagine del pre-dossier. Lo studio di fattibilità presentato il 25 giugno alle ore 9.
Ma a quanto pare quello che circola da alcun ore sui giornali e che è stato inviato anche ai consiglieri dell’opposizione è una bozza già superata, visto che è in continuo aggiornamento, dopo anche la pubblicazione del manifesto e dei dodici punti che il Movimento Cinque Stelle, con l’approvazione anche del vicepremier Luigi Di Maio, hanno messo come paletti in cambio del “si” alla candidatura.

  • Studio dell’esperienza Torino 2006 e analisi costi/benefici prima del dossier;
  • Evento come parte di una strategia a lungo termine per avere ricadute cittadine positive su: occupazione, trasporti, recupero edifici e suolo, emissioni zero e attrazione investimenti per innovazione 4.0;
  • Torino CashLess 2026: transazioni basate su blockchain, tracciabili per contrastare eventuali fenomeni legati alla corruzione o a possibili infiltrazioni mafiose;
  • Definizione di un tetto massimo di spesa pubblica, garanzie di copertura da sforamenti e di controllo della spesa, nessun debito per gli enti locali;
  • Protocollo di intesa con ANAC per la verifica degli appalti;
  • Zero consumo di suolo e sensibilizzazione sui cambiamenti climatici;
  • PLASTIC FREE (solo plastiche compostabili) nelle venues, villaggi olimpici e altre strutture e zone collegate agli eventi con fornitura di acqua solo da rete pubblica mediante fontane o distributori appositi;
  • Cambio del paradigma sulla mobilità, basata prioritariamente su mobilità elettrica sostenibile;
  • Garanzia dell’utilizzo costante degli impianti sportivi e diffusione pratica sportiva prima e dopo l’evento, con attenzione per le fasce deboli e svantaggiate, soggetti con disabilità e la terza età;
  • Piano di recupero per edilizia residenziale pubblica di una rilevante quota dei villaggi olimpici nella Città di Torino; energeticamente autosufficienti.
  • Pagamento puntuale e certo dei fornitori;
  • Regolamentazione delle mansioni e riconoscimento delle e dei volontari, escludendo forme di impiego vicine al lavoro a costo zero”.

Ecco in versione pdf lo studio di fattibilità.   CLICCA QUI PER LEGGERE E SCARICARE



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