17.1 C
Torino
domenica, 8 Settembre 2024

Lo stabilimento Agrati di Collegno chiude. Fiom: “E' una scelta criminale”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Alla fine lo stabilimento di Collegno dell’azienda metalmeccanica Agrati, ex Fivit Colombatto, chiude. La ditta ha confermato la decisione di lasciare a casa gli 82 dipendenti.
Nell’incontro tenutosi questa mattina per formalizzare la chiusura e i licenziamenti, i sindacati hanno lasciato la seduta: «E’ una scelta criminale», commenta la Fiom.
«Quella della Agrati – commenta Marinella Baltera, della Fiom-Cgil – è una scelta socialmente criminale: non è ammissibile la chiusura di uno stabilimento che è in attivo, dentro un gruppo che ha lavoro, i bilanci in positivo e non ha mai chiesto un giorno di cassa integrazione. L’azienda si assume la responsabilità sociale di quello che sta facendo».
«Si tratta di una vicenda inconcepibile – osserva Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom – in una situazione in cui di aziende effettivamente in crisi ce ne sono già troppe. Occorre che i lavoratori non vengano lasciati soli ma ci sia un’iniziativa forte anche da parte della politica e delle istituzioni a tutti i livelli per far recedere l’azienda dalle sue inaccettabili decisioni».
Si chiude così la mobilitazione per difendere i posti di lavoro. Una lotta che aveva portato in piazza istituzioni, dipendenti e famiglie con i disegni dei bambini in cui c’era scritto: «Non licenziate i nostri papa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano