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venerdì, 6 Dicembre 2024

Lo Russo: “Uniti e compatti per rendere Torino grande, forte e unita”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

“Essere qui è un onore”: così Stefano Lo Russo pronuncia le sue prime parole da sindaco a Palazzo di Città dove è arrivato nel tardo pomeriggio dopo aver atteso la fine dello spoglio nella sua sede elettorale. “Sono contento del risultato, del fatto si essere riusciti a ribaltare un pronostico che ci dava in svantaggio – ha detto – ci siamo riusciti perchè abbiamo messo al centro le questioni della città”.

E proprio alla città va il primo pensiero del neosindaco: “La nostra amministrazione avrà a cuore la ripartenza della città, il futuro di Torino e il contrasto alle diseguaglianze”. “Lo faremo – ha proseguito Lo Russo – con uno spirito davvero aperto ai contributi di tutti, anche delle minoranze consiliari. Non è il momento della divisione, ma quello dell’unità, questo sarà lo spirito con cui inizieremo questo mandato”.

Unione sembra dunque essere la parola chiave per Lo Russo, che tende una mano ai suoi alleati di coalizione, ma anche a tutti i torinesi. “Cercherò di essere il sindaco certamente di chi mi ha votato, certamente di chi ha votato altri candidati, ma anche di chi non è andato a votare. C’è una grande questione nazionale di disaffezione dei cittadini dalle istituzioni – ha sottolineato Lo Russo – Credo che il compito che ci dobbiamo dare è quello di riportare i torinesi ad avere fiducia nella loro amministrazione”.
“Abbiamo impostato la campagna elettorale – ha aggiunto – con una sedia che simboleggiava anche fisicamente il tornare a mettersi in ascolto e dialogare, e questo stile vogliamo riproporlo per tutti i cinque anni di amministrazione. Non lo farò solo io, ma chiederò agli assessori di farlo anche loro. Perché questo metodo non solo riconnette le istituzioni con la città, ma fornisce anche moltissimi spunti programmatici che aiutano chi deve governare”.

Infine un appello al proseguire uniti: “Vi chiedo di starci accanto – aggiunge – abbiamo un compito complicato, sarà dura, la città vive un momento di difficoltà ma ci abbiamo messo tutto il nostro entusiasmo e continueremo a farlo. Abbiamo fatto una grandissima cosa – prosegue -, non ci credeva nessuno ma abbiamo fatto una rimonta pazzesca ed è stata possibile perché ci abbiamo creduto e siamo stati uniti e compatti. Non disuniamoci adesso restiamo uniti e compatti e rifaremo Torino grande, forte e unita”. 

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