E’ sorpresa, emozionata la torinese Jolanda Bonino per l’imminente consegna, preannunciata dal Prefetto di Torino Donato Cafagna, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Al merito della Repubblica Italiana.
Un riconoscimento inatteso, pervenuto in modo quanto mai originale, per una persona, nata a Rivara Canavese, che, fin da ragazza, oltre a lavorare come impiegata in diverse realtà, si è sempre spesa con passione nelle battaglie per i diritti delle donne e nel sociale.
La sua tesi “Donne e strutture sindacali” è quanto mai indicativa del suo impegno femminista, ricordando come fu una delle prime ad affermare che una donna ministro si debba chiamare “la ministra”. Il suo impegno sociale è culminato nella costituzione dell’associazione Acta che, in oltre dieci anni, ha aiutato, e continua ad aiutare, migliaia di donne a fronteggiare il drammatico fenomeno delle truffe affettive. Un fenomeno in continua evoluzione che, come un polipo dai mille tentacoli, riemerge dal web. Un fenomeno criminale che necessita di continui studi e adeguamenti normativi per un efficace contrasto di quelle raffinate trappole psicotecnologiche che possono avere conseguenze terribili sul piano umano.
“Non chiudersi, non restare sole, non vergognarsi, non farsi problemi di colpa e denunciare con fiducia” è il consiglio di Jolanda Bonino, ricordando come, non a caso l’associazione coinvolga tante donne che, da vittime o potenziali vittime, si siano trasformate, con diverse gradualità, in persone impegnate nella prevenzione, nell’aiuto e nell’ascolto”.
Ma com’è arrivato a questo inatteso riconoscimento? Si tratta di un percorso alquanto originale, carico di disinteressata solidarietà. Tutto parte dall’iniziativa di un’insegnante delle scuole superiori di Saluzzo, Maria Grazia Colombari, che, in modo quanto mai pacato, ci ha raccontato:
“Io non sono nessuno, ma trovo giusto che questa persona, che non ho mai avuto il piacere di incontrare, sia riconosciuta per quello che ha fatto e continua a fare per le donne”. “Lei – aggiunge l’insegnante – mi ha salvato e mi ha permesso di salvare in tempo un’amica di Pisa finita sotto il gioco dei truffatori. Perché non premiarla mi sono chiesta? Così ho preso carta e penna e ho contattato l’ufficio benemerenze del Quirinale”.
L’iter, partito nel 2020 in pieno Covid, è stato lento in quanto queste segnalazioni pervengono solitamente da associazioni e non da singoli cittadini. In questo quadro la Colombari ci tiene a far presente la disponibilità incontrata da parte del dott. Ferdinando Tufarelli, dello staff del Presidente della Repubblica: “mi ha preso per mano aiutandomi nell’iter di presentazione di un’istanza per me tutt’altro che agevole. Io – conclude Colombari – sarò sempre riconoscente a questa donna che mi ha fatto conoscere questa drammatica realtà e l’ammiro per come sia riuscita a superare ostacoli e imbarazzi, mettendosi al servizio degli altri”.
La cerimonia avrà luogo il 2 giugno presso l’Aula Magna Scuola di applicazione dell’Esercito in Via Arsenale 12 a Torino. Insieme a Jolanda vi saranno la sua fedele combattente in Acta, la vicentina Rossana Tescaroli e la signora Maria Grazia Colombari, che ha avuto un ruolo di rilievo nel raggiungimento di questo riconoscimento.