“Profonda sintonia” è molto, è accordo, è concordia, è avere gli stessi sentimenti e propositi sulle “regole del gioco”. Renzi e Berlusconi coincidono 1) sul favore ai grandi partiti, 2) sul primato della governabilità a danno della rappresentatività che è il cuore dalla democrazia costituzionale (non della politica manageriale), 3) sul bipolarismo (invenzione berlusconiana estranea alla storia e realtà italiana) a danno dei partiti minori.
Hanno restaurato la faccia del condannato per frode fiscale gigantesca, e lo sconcio del porcellum condannato dalla Corte Costituzionale. Se esiste ancora un partito del compromesso storico tra cattolici democratici e socialisti democratici, si affretti a fermare lo scavezzacollo che ha eletto per disperato accecamento civile e culturale.
Enrico Peyretti
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