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sabato, 27 Luglio 2024

Inseguimento tra caccia militari e Ufo su Corio. Cosa è accaduto realmente? Marino e Bonomo chiedono spiegazioni alla Difesa

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Redazione
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Quanto accaduto il 6 giugno sui cieli di Corio, finisce in a Roma. Quella sera gli abitanti della zona segnalarono la presenza “oggetto volante non identificato emanante forte bagliore che, dopo aver sorvolato il centro abitato e si allontanava repentinamente alla vista di due aerei verosimilmente militari”.
In parole povere (e affascinanti in questo caso) sul Canavese ci fu, secondo alcuni, un inseguimento tra aerei militari e un Ufo. La presenza dei caccia fu confermata dalle testimonianza di molte persone, anche se l’Areonautica Militare nega.
Mentre la Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo sulla vicenda e mentre si cerca di capire se l’oggetto non identificato non sia altro che un drono in volo non autorizzato, il senatore del Partito Democratico Mauro Maria Marino e la deputata del Pd Francesca Bonomo hanno presentato un’interrogazione al Ministro della Difesa.
Si legge:
“Il giorno 6 giugno 2018, intorno alle ore 21.00, nell’area di pertinenza del Comune di Corio, in provincia di Torino, si è registrato il passaggio di n. 2 velivoli, verosimilmente caccia militari a bassissima quota, sentiti e visti da gran parte della popolazione del comune sopracitato e dei comuni confinanti;
tale evento ha enormemente allarmato la popolazione per il forte rumore e per l’onda d’urto che si è propagata sul territorio, ma soprattutto per il timore che i due velivoli fossero diretti ad intercettare un terzo velivolo potenzialmente pericoloso, che alcune testimonianze dicono di aver scorto;
a causa dell’apprensione generata negli abitanti della zona per la loro sicurezza, le forze dell’ordine sono state chiamate numerose volte e le istituzioni sollecitate a comprendere meglio cosa sia accaduto;
successivamente all’evento è stata interpellata l’Aeronautica Militare, la cui risposta è stata evasiva e lacunosa, cosa che ha ulteriormente alimentato dubbi e inquietudini;
se il boato avvertito nelle circostanze richiamate in premessa sia da attribuire allo svolgimento di voli militari e, nel caso di risposta affermativa, quale fosse la ragione di tale volo, se vi sia stata alcuna situazione di pericolo per gli abitanti della zona, e quali iniziative intendano adottare le autorità militari al fine di informare preventivamente le popolazioni locali dello svolgimento di eventuali esercitazioni, evitando di creare paura e preoccupazione tra gli abitanti”.

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