di Moreno D’Angelo
La tregua nelle condizioni meteorologiche ha fatto sospendere lo stato di massima pericolosità per rischio incendi boschivi dichiarato il 21 gennaio dalla Regione Piemonte. Lo strano inverno senza pioggia con temperature alte e suoli aridi ha comportato condizioni di rischio elevate in cui è sufficiente qualche folata di vento caldo per dare origini a incendi anomali in questa stagione.
Un quadro allarmante che ha impegnato duramente centinaia di uomini e donne dei Vigili del fuoco, forestale, protezione civile e volontari AIb (corpo volontari antincendi boschivi del piemonte), coinvolgendo anche gli equipaggi dell’ elicooperazione e dei Canadai in 220 interventi (62 nella sola provincia di Cuneo). Operazioni fondamentali per la difesa del patrimonio boschivo e la tutela degli insediamenti urbani in cui non si è verificato nessun grave incidente.
L’Assessore regionale all’Ambiente Alberto Valmaggia ha ringraziato i corpi intervenuti per la preziosa opera nel controllo del territorio e spegnimento degli incendi: «Sono state giornate intense e faticose svolte a favore di tutta la comunità, con la dimostrazione di un forte impegno civile».