Il Piemonte come la Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Marche: niente più ticket sui farmaci. La Giunta di centrosinistra, targata Sergio Chiamparino, cancella quanto stabilito dal 2002 e dal Primo marzo i piemontesi non pagheranno più la tassa, come avviene già solo in altre tre Regioni.
«Il Piemonte – spiegano il governatore Sergio Chiamparino e l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta – è una delle prime Regioni italiane ad abolire del tutto il ticket. Cancelliamo una tassa sulla salute: un vantaggio per i cittadini che non devono più sostenere un costo, ma anche un calo della burocrazia, per i cittadini e per la pubblica amministrazione».
Continua Saitta: «Il ticket era stato pensato con l’obiettivo di calmierare la spesa farmaceutica. Ma i dati degli ultimi anni ci dicono che non esiste alcuna correlazione fra le due cose: la spesa nelle singole Regioni è variata in modo indipendente dall’applicazione dei ticket, nei fatti era diventata soltanto una tassa».
«Siamo nelle condizioni di fare questa operazione – aggiunge l’assessore piemontese – grazie ai risparmi consistenti ottenuti in questi cinque anni sulla farmaceutica, anche attraverso l’apertura al mercato delle gare di acquisto e l’introduzione della concorrenza, che ci hanno permesso di reinvestire risorse nel sistema sanitario e nella cura».
La Regione Piemonte nel 2018 ha ridotto di 27,7 milioni la spesa sulla farmaceutica convenzionata rispetto al 2017. L’incidenza di questa spesa è stata pari al 6,56% del Fondo sanitario regionale, mentre la soglia massima fissata a livello ministeriale pari al 7,96%.