L’idea realizzata in una cittadina francese a nord di Parigi ha destato grande interesse. A Romainville è stato avviato un sistema sperimentale ad aspirazione pneumatica dei rifiuti.
Si tratta di un progetto ideato in Svezia nel 1961 che finalmente vede la sua concretizzazione. Al posto dei cassonetti vi sono delle colonnine per l’umido e per gli altri materiali riciclabili. I sacchetti vengono aspirati da una corrente d’aria a una velocità di 70 chilometri all’ora verso un collettore distante quattromila metri. Qui l’immondizia viene ulteriormente differenziata meccanicamente per poi essere diretta ad appositi centri di trattamento per materiali riciclabili o inceneritori.
Non si sa se questo sia il sistema migliore ma è certo che è in grado di eliminare cassonetti e costosi giri dei camion per la raccolta. Il tutto con meno smog, odori, disagi e con un risparmio molto consistente di denaro pubblico. Un sistema che “assorbe” in tempo reale l’immondizia senza alcun maleodorante accumulo.
In Italia, come al solito, i discorsi di avviamento sperimentale di questo modello di raccolta sono rimasti sulla carta. Si sta registrando invece un vero e proprio allarme sociale in diversi comuni del sud in particolare in Calabria dove si moltiplica la presenza di cumuli di rifiuti, alti anche diversi metri, nei centri urbani, davanti a scuole e attività commerciali, con strade che diventano discariche a cielo aperto. La situazione è una vera e propria emergenza, che si trascina e si aggrava da tempo, nel catanzarese. Anche le provincie di Cosenza e Reggio Calabria sono invase dalla spazzatura.
In simili condizioni, oltre all’emergenza sanitaria, non si capisce come si possa parlare di sviluppo turistico con l’arrivo della bella stagione. La verità drammatica è che manca un piano complessivo per affrontare il problema strutturalmente. Le discariche sono ormai sature o inutilizzabili. La questione raccolta rifiuti e la diffusione della raccolta differenziata deve rappresentare una priorità e deve imporsi come modello che responsabilizzi tutti i soggetti. Infatti si può parlare di qualunque sistema innovativo di raccolta ma se alla base non vi è la differenziazione sistematica i cassonetti continueranno ad essere pieni e circondati da rifiuti.
Moreno D’Angelo
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