Il Tribunale Permanente dei Popoli, erede internazionale del Tribunale Russel, ha accolto l’esposto del Controsservatorio Valsusa in cui sono stati denunciate violazioni dei diritti fondamentali dei singoli abitanti e della comunità Valsusa durante la costruzione del Tav.
È stato questo il tema della conferenza tenuta al Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi 13, con ospiti Alessandra Algostino, Ezio Bertok, Paolo Mattone, Livio Pepino (magistrato e presidente del Controsservatorio Valsusa, il video) Sandro Plano, Angelo Tartaglia.
Il Tribunale Permanente dei Popoli così, assieme ad un folto gruppo di amministratori locali, aprirà un procedimento in cui esaminerà « le finalità e l’effettività delle procedure di consultazione delle popolazioni coinvolte e l’incidenza sul processo democratico». Non solo. Nella comunicazione viene anche segnalato che «sempre più chiaramente si evidenziano anche nei Paesi cosiddetti “centrali” situazioni – più volte rilevate nei Paesi del Sud in sessioni del Tribunale per quanto riguarda il rapporto tra sovranità, partecipazione delle popolazioni interessate, livello delle decisioni politico-economiche – che mettono in discussione e in pericolo l’effettività e il senso delle consultazioni e la pari dignità di tutte le varie componenti delle popolazioni interessate. In questo senso il caso Tav, insieme alle altre vicende segnalate al Tpp, è “rappresentativo” di processi e meccanismi più generali, specificamente importanti nell’attuale fase della evoluzione economica-politica europea e mondiale …».