Si infittisce il mistero dei Boeing 777 della Malaysia Airlines, dopo che è arrivata l’ufficialità che il volo MH370 è «precipitato nelle acque dell’oceano Indiano», come ha affermato il premier malese Mohd Najib Tun Razak.
L’ultima ipotesi che si fa largo è che si sia verificato uno zombie flight, ovvero che l’aereo fosse guidato solo dal pilota automatico mentre tutti a bordo erano morti. Più di sei ore, fino alla fine del carburante, prima di precipitare in mare.
Una trama da film horror che per gli amanti del genere incomincia proprio con la matricola del Boeing, 777 appunto, che nella numerologia ebraica è quello di Dio, quello sella perfezione, utilizzato anche nell’esoterismo.
Ma, senza scomodare diavoli e Cabala, pare proprio che il governo malese stia facendo di tutto per chiudere definitivamente la vicenda, senza dare ulteriori spiegazioni, mentre dall’Australia continuano ad arrivare segnalazioni di relitti.
Come è possibile che siano morti tutti a bordo? Forse un guasto tecnico che ha portato alla fuoriuscita di gas che ha ucciso più di duecento passeggeri.
Non è la prima volta che si parla di zombie flight. Era già avvenuto in Gracia nel 2005. Lì il volo era durato tre ore.
Intanto le polemiche non si placano, dopo che la Malaysia Airlines ha avvenuto i parenti delle vittime con un sms di poche parole in cui si comunicava in freddo burocratese che i loro cari non erano sopravvissuti.
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