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sabato, 27 Luglio 2024

Il ministro Poletti a Io Lavoro, i contestatori: "Col Jobs Act saremo tutti più precari"

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Questo pomeriggio il ministro del lavoro Giuliano Poletti era ospite alla giornata conclusiva della 17esima edizione della convention “Io Lavoro”, apertasi mercoledì al Pala Alpitour (ex Palaolimpico) di corso Sebastopoli.
Oggetto della conferenza cui il ministro ha preso parte era “Opportunità per la ricerca intraprendente di lavoro”, con la presentazione del percorso per l’orientamento alla creazione di impresa realizzato da Garanzia Giovani Piemonte. Assieme a Poletti erano presenti anche l’assessore al Lavoro e all’Istruzione Gianna Pentenero e alcuni imprenditori.
Quando il ministro ha preso parola per portare il proprio saluto all’evento, un gruppo di giovani precari e disoccupati ha inscenato una breve contestazione, cercando di intervenire da un megafono per interrompere il discorso di Poletti e di distribuire alcuni volantini.
Nonostante l’intervento immediato degli agenti della Questura che hanno bloccato il gruppo, una delle contestatrici è comunque riuscita a raggiungere il tavolo a cui sedeva il ministro e a prendere parola.
Oggetto della contestazione la situazione occupazionale attuale tra i giovani e il “Jobs Act” che il governo si appresta ad approvare in queste settimane, che nel testo distribuito durante la manifestazione veniva definito un provvedimento che «renderà ancora più precari e senza garanzie», mentre «la legge di stabilità aumenterà le tasse e taglierà ulteriormente i servizi già ridotti alla canna del gas». E rispetto al lavoro gratuito, si leggeva che «lavorare sottopagati o gratis ci rende semplicemente più ricattabili e permette a chi ci sfrutta di farlo a basso costo o a costo zero. Non è né qualificante, né utile, serve ad alimentare la guerra tra poveri ed ad abbassare gli stipendi».
Nel volantino il gruppo invitava a «dire no a questa situazione», rivendicando «un reddito garantito anche per i disoccupati creati dalla crisi, un salario minimo di almeno 8 euro l’ora e scuole, ospedali, asili e trasporti gratuiti per tutti». Al fondo, l’invito a seguire il gruppo Facebook “#schiaviNO – Torino» per organizzare iniziative nelle prossime settimane.

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