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sabato, 27 Luglio 2024

Il caro energia mette a rischio il trasporto pubblico a Torino

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Un appello perchè intervenga il governo altrimenti il trasporto pubblico locale di Torino potrebbe non reggere i rincari. A lanciare l’allarme il sindaco Stefano Lo Russo: “Se non interviene il governo difficilmente saremo in condizione di garantire il trasporto pubblico locale”.

“La priorità è garantire l’operatività dei servizi pubblici della Città ma la crisi energetica è tale che se non arriverà una forte coesione territoriale ma soprattutto un rapporto costruttivo con il governo difficilmente potremo far fronte da soli”. Lo Russo spiega come “L’incremento dei costi di carburante ed energia per far girare i mezzi di Gtt tra il 2021 e il 2023 è stimato al 134%. Basti pensare che la bolletta energetica per far funzionare tram e metro nel 2021 era di 8,6 milioni mentre per il 2023 è stimata in 29 milioni. A questo va sommato il fatto che possiamo acquistare solo mezzi a metano o elettrici. In assenza, dunque, di interventi nazionali o regionali difficilmente saremo in condizione di garantire il servizio pubblico di trasporti con questo incremento tariffario” conclude Lo Russo. 

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