Da 4 a 6 persone: questi è il numero dei volontari migranti, in attesa di decisione sulle loro richieste di asilo, che lavoreranno per la Procura di Torino.
Il Procuratore capo Armando Spataro sottoscriverà domani, 25 ottobre, un protocollo d’intesa con la Cooperativa Sociale “L’isola di Ariel”.
«In base all’accordo la Procura, che soffre di carenza di personale amministrativo – spiega Spataro – potrà utilizzare per lavori materiali semplici da 4 a 6 volontari, previamente selezionati, ospitati nei centri gestiti dalla Cooperativa, in attesa della decisione sulle loro istanze di asilo».
«Sulla base di un piano di riparto nazionale e regionale – aggiungono dalla Procura – i richiedenti asilo sono ospitati in Centri di accoglienza straordinaria (Cas) o nell’ambito del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Come richiamato dal Ministero dell’Interno nel Piano nazionale di accoglienza del 2016 è utile porre in essere percorsi finalizzati a superare la condizione di non operosità dei richiedenti ospitati sul territorio attraverso l’individuazione di attività di volontariato o di servizi utili alla collettività».
La cooperativa “Isola di Ariel”, la cui presidente è Silvana Perrone, il 26 giugno 2018 ha anche stipulato con il prefetto di Torino, dopo bando di gara indetto il 29 dicembre 2017 secondo direttive impartite dal ministero dell’Interno, una convenzione per la messa a disposizione di posti straordinari per la prima accoglienza dei cittadini stranieri temporaneamente presenti sul territorio.
«Nessun onere finanziario – sottolinea Spataro – graverà sulla Procura di Torino e sul Ministero della Giustizia».
I migranti richiedenti asilo lavoreranno per la Procura di Torino
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