Hanno incontrato il direttore piemontese dell’Inps Alessandro Casile i lavoratori dello spettacolo che dall’inizio dell’emergenza Coronavirus chiedono attenzione per la loro categoria. Un incontro che la delegazione ha definito “una vittoria” soprattutto perchè si è potuto affrontare la questione degli aiuti alla categoria che nonostante le misure introdotte dal governo ancora non sono arrivati, senza contare confusioni e problemi nel momento di presentare la domanda.
Come spiegano “grazie alla mediazione e a una comune volontà di arrivare a una serie di punti fermi, si è giunti ad ottenere una presa di posizione ufficiale da parte dell’ufficio INPS territoriale, che avanzerà una richiesta di chiarimento alla sede centrale di Roma, invitando a risolvere la questione in modo che sia l’agenzia a spostare direttamente il bonus erroneamente erogato a marzo alla giusta voce di cassa senza passare dalla restituzione dei 600 euro”.
“Soprattutto, – proseguono – è stata ufficializzata la posizione di INPS torinese nella persona del suo direttore, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo, che da febbraio sono senza reddito e senza ammortizzatori, per fare pressione sulla sede centrale romana, da cui dipende l’erogazione dei bonus, a velocizzare le pratiche e sublimare così l’angoscia di migliaia di lavoratori e lavoratrici condannati a vedere le proprie domande di indennità “in attesa di esito”. Quasi fosse una condizione esistenziale”.
Ma intanto i lavoratori proseguono nella loro battaglia e il 27 giugno saranno a Roma per una manifestazione nazionale del comparto.