Diciamoci la verità: negli ultimi tempi, gli stilisti e i designer ci stanno abituando a vestiti e accessori sempre più particolari che, a volte, sfiorano davvero il limite dell’assurdo. Dagli occhiali che non permettono di vedere nulla ai famosi stivali rossi di plastica ispirati ai videogiochi, la lista potrebbe continuare per diverse pagine.
Ma la ricerca del design insolito non è solo un fenomeno recente. Anche nei tempi antichi si cercava di creare oggetti in grado di stupire e, allo stesso tempo, mandare un messaggio. In altri casi, invece, i gioielli sono sì strani, ma appartengono alla cultura di un determinato gruppo di persone.
Nell’articolo di oggi potrai scoprire quali sono i gioielli più insoliti che si possono trovare sia nei musei che nei negozi di tutto il mondo.
Gioielli per adulti
E se ti dicessi che un plug anale di Easytoys può diventare un vero e proprio gioiello “vietato ai minori di 18 anni” che viene indossato (o meglio, inserito) sia per piacere che come pratica sessuale di coppia o in solitaria?
Come dice il nome stesso, si tratta di un sex toy che viene inserito nell’ano. Di solito ha la forma di un cono che inizia stretto e si allarga prima di restringersi nuovamente. Per evitare che il giocattolo entri in profondità, spesso ha una base ampia con un brillante colorato che sembra quasi un orecchino o un piercing.
Il neck ring
Continuiamo con l’accessorio ritratto nell’immagine. Si tratta del cosiddetto “neck ring” (anello da collo) che appartiene ad alcune culture africane e asiatiche e viene indossato per creare l’impressione che il collo sia stato allungato.
L’usanza di indossare anelli al collo è legata ad un ideale di bellezza: il collo lungo come quello di una giraffa. Gli anelli del collo spingono verso il basso la clavicola e le costole e creano gravi problemi di salute a chi li indossa, tanto da trovarsi a non poterne più fare a meno per sostenere il peso della propria testa.
L’occhio dell’amante
Questo tipo di gioielli divenne popolare in Inghilterra nei secoli XVIII e XIX. Veniva chiamato “l’occhio dell’amante” perché raffigurava solo l’occhio di una persona, invece di un ritratto completo o di una faccia.
Solitamente, gli occhi venivano dipinti su una piccola tela o un pezzo di avorio che era poi attaccato a un ciondolo, una spilla o un anello. Bellissimo, ma un po’ inquietante.
Un po’ come succede oggi con gli anelli e poi le fedi, i gioielli raffiguranti gli occhi venivano scambiati come simbolo di devozione all’interno delle coppie, ma solo quelle che si amavano segretamente. Proprio per questo c’era solo l’occhio: in questo modo non si poteva riconoscere l’amante segreto.
Spille DI capelli
Durante l’epoca vittoriana era abbastanza comune per le donne adornarsi con spille, bracciali e collane realizzati con i capelli di una persona cara, come il coniuge, un figlio o un genitore. Era come un modo per portarli sempre con sé.
Questi gioielli venivano usati anche per commemorare la memoria di una persona deceduta o per commemorare eventi storici significativi, come l’incoronazione della regina Vittoria nel 1838.
Anelli con veleno
Questo gioiello decisamente insolito affonda le sue radici nell’antichità ed è associato a varie culture e personaggi storici. Tuttavia, guadagnò una notevole popolarità nel Medioevo, quando intrighi politici e avvelenamenti erano all’ordine del giorno e anche gli uomini portavano spesso i gioielli.
Al tempo, si credeva che un anello fosse un metodo estremamente discreto per trasportare del veleno e lasciarlo cadere nei bicchieri senza dare nell’occhio. Questo gioiello sembra un comune anello con pietra, ma non lo è. Sotto il brillante, infatti, si nasconde un piccolo contenitore che può essere aperto e chiuso con un semplice gesto.
La pratica divenne talmente comune che ad un certo punto l’anello cambiò destinazione d’uso e iniziò ad essere usato per portare sempre con sé una dose di antidoto ai veleni più comuni del tempo.