Forse ci siamo. In ritardo e con polemiche interne a non finire il Movimento Cinque Stelle sta per decidere chi sarà il candidato pentastellato pronto a candidarsi per il posto di sindaco di Torino. Dall’assemblea degli attivisti pentastellati delle prossime ore sapremo finalmente il nome. Due su tutti: la capogruppo in Sala Rossa Valentina Sganga e l’assessore all’Ambiente Alberto Unia.
Con Sganga ci sarebbe quella continuità ‘in rosa’, dicono i beninformati. E visto che per le primarie di centrosinistra ci sono solo uomini (alle donne si penserà poi per gli assessorati in caso di vittoria) e per il centrodestra il candidato è Paolo Damilano, altro uomo, Valentina Sganga sarebbe perfetta (anche se non sarebbe l’unica donna in corsa visto che per il Partito Comunista c’è Giusi Greta di Cristina). E poi non sarebbe male vedere Chiara Appendino, che continua a ricevere segni di stima quando incontra i torinesi nei mercati ad esempio, accompagnare la giovane Sganga e presentarla ai cittadini. Insomma la persona giusta a cui lasciare il testimone. Sganga si è detta pronta. Anche non sarà facile inserirsi in quella gara che sembra a due, tra il rappresentate del centrodestra e del centrosinistra. Se Appendino si fosse ripresentata, cosa che non ha fatto visto le condanne ‘Ream’ e ‘Piazza San Carlo’, avrebbe avuto molte più possibilità di quanto facciano pensare i suoi detrattori.
Quindi quel ticket di fiducia la sindaca potrebbe cederlo alla Sganga, una che piace alla sinistra, a differenza di Unia che è visto più vicino alla destra, sempre secondo i bene informati, al punto che i giovani legati a Forza Italia erano pronti ad invitarlo ad incontri sull’ambiente. “Ma in politica si parla con tutti”, direbbe qualcuno.
Insomma siamo alla svolta. Ancora poco e poi il popolo pentastellato potrà dire la sua. Dunque, rimboccarsi le maniche e a lavoro.