Flop su tutta la linea. La città di Torino vende il ramo parcheggi di Gtt e nessuno si presenta. Ebbene sì: la gara d’appalto per la cessione ai privati dei grandi posteggi a pagamento e delle strisce blu gestite dal Gruppo Torinese Trasporti ha avuto un totale di zero compratori. La base di partenza era di 33 milioni. Denaro che sarebbe dovuto entrare nelle casse del Comune entro il 31 dicembre e che, invece, almeno per ora non arriverà. Il ché, per l’azienda a corto di liquidità, non è certo una notizia incoraggiante.
I fatti. A mezzogiorno di oggi, termine ultimo per presentare un’offerta, a Palazzo di Città è arrivata solo una busta. All’interno una lettera di due grandi aziende, Parcheggi Italia e l’australiana Securparking di Sidney, riunitesi per l’occasione in consorzio, in cui si rifiuta il piano economico – finanziario, considerato non remunerativo, e si propone una trattativa privata. Dopo le 12, inoltre, anche il gruppo spagnolo Sapa ha fatto arrivare la propria risposta per mail spiegando che, visti i tempi stretti, non era stato possibile presentare un’offerta ma l’interesse per il ramo parcheggi Gtt rimaneva.
Il sindaco Piero Fassino ha detto che «le due offerte necessitano di ulteriori approfondimenti dal punto di vista giuridico», mentre i consiglieri dell’opposizione hanno chiesto di interrompere la votazione del 49% della vendita di Gtt, che si sta tenendo questo pomeriggio.
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