di Bernardo Basilici Menini
A un lungo post su Facebook il capogruppo di Sel a Palazzo Lascaris Marco Grimaldi ha affidato il commento sull’aumento nei casi di morbillo a Torino e in Piemonte, rilanciando la proposta dell’introduzione del vaccino come requisito di accesso per gli asili nido.
«Ci risiamo: di oggi la notizia di una nuova recrudescenza di morbillo. 429 casi in Piemonte da dicembre a marzo, di cui 106 a Torino, e nove donne colpite in gravidanza e costrette al parto prematuro. Si diffondono anche rosolia e difterite», inizia Grimaldi, puntando il dito sul calo delle vaccinazioni: «Il caso vuole che contestualmente le coperture vaccinali si siano progressivamente ridotte: nel 2014 la copertura per il ciclo morbillo-parotite-rosolia è stata del 92,29%, quasi tre punti sotto la soglia del 95%. Nello specifico, la copertura del morbillo staziona al 91%. La meningite è al 91,84% per lo pneumococco e all’89,33% per il meningococco».
Il capogruppo di Sel torna quindi a chiedere al governatore del Piemonte una misura forte: «ribadisco al Presidente Chiamparino: la nostra legge regionale per introdurre fra i requisiti di accesso agli asili nido e alle altre strutture autorizzate la certificazione sanitaria delle vaccinazioni va approvata subito. La minor percentuale di vaccinati comporta la perdita dell’“effetto gregge”, ciò significa che i soggetti che non possono essere vaccinati, perché affetti da peculiari condizioni patologiche, si trovano senza alcuna protezione. La presunta libertà di scelta non può mettere a rischio la salute dei minori e della collettività».
«È giunto il momento di cogliere il punto e contribuire tutti ad avviare l’iter di discussione della legge. Non possiamo più aspettare», conclude Grimaldi.