Hanno intonato “Power to the people” gli attivisti di Extinction Rebellion mentre con i loro cartelli si sono posti davanti all’ingresso del palazzo della Regione Piemonte in piazza Castello a Torino in solidarietà con l’attivista Ruggiero Reina di cinque giorni in sciopero della fame per chiedere un consiglio regionale aperto sull’emergenza climatica.
“Bisogna muoversi in fretta per evitare una catastrofe globale. Questo è il motivo per cui siamo qua oggi e per cui Ruggiero ha deciso di intraprendere uno sciopero della fame. E’ il quinto giorno che non mangia. Siamo venuti qua per dirlo a questi signori che ci hanno assolutamente ignorato e proceduto con la loro cerimonia senza fermarsi. Questa è la coscienza delle persone che ci governano davanti alla più grande crisi che l’umanità deve affrontare” affermano dal megafono.
La manifestazione è stata organizzata in concomitanza con la “cerimonia di firma della Convenzione per la gestione dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche”, alla presenza del presidente Alberto Cirio.
Gli attivisti hanno esposto cartelli “5° giorno di sciopero della fame. Il vostro silenzio, la nostra estinzione” e “5° giorno di sciopero della fame. Quanti giorni ancora?”.
“Credo che Ruggero non debba mettere nelle mani della maggioranza e delle sue scelte la sua vita”. Così il capogruppo di Luv in consiglio regionale Marco Grimaldi interviene in sostengno di Ruggero Reina, l’attivista di Extinction Rebellion in sciopero della fame per chiedere un consiglio aperto sul tema del cambiamento climatico e delle misure per contrastarlo da parte della Regione Piemonte. Lo fa con atto, firmato dalle minoranze di Palazzo Lascaris, in cui si chiede un consiglio straordinario e aperto.
“Non c’è nessuna formula – spiega Grimaldi – che fa si che un soggetto esterno possa chiedere un consiglio aperto. Abbiamo quindi utilizzato un altro comma del nostro regolamento per cui con cinque firme si può chiedere un consiglio straordinario. Inoltre con 10 consiglieri abbiamo chiesto di trasformare quel consiglio in un consiglio aperto”. “Proverò a sollecitare il presidente Allasia anche se tra positivi al Covid ed elezioni del Presidente della Repubblica sarà difficile riunirsi – prosegue Grimaldi – siamo al fianco di Ruggero, che abbiamo cercato di convincere a interrompere lo sciopero della fame, e degli altri, serve un consiglio straordinario e aperto subito”.