Sono oltre quattromila gli studenti scesi in piazza questa mattina a Torino nell’ambito della manifestazione organizzata dal Fronte della Gioventù Comunista su tutto il territorio nazionale per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro e la seconda prova di maturità.
Presenti gli studenti degli oltre 40 istituti che da alcune settimane sono occupati a Torino e in provincia, e molti altri ragazzi delle scuole superiori e anche gli universitari e i sindacati.
Ad aprire il corteo partito da piazza XVIII dicembre lo striscione ‘Contro alternanza maturità e repressione no alla scuola del padrone’.
“Siamo contro questo sistema di iscrizione che fa si che gli studenti siano costretti a lavorare gratis e senza diritti e rischino pure la propria vita. Gli studenti sono in piazza contro l’alternanza, contro la seconda prova della maturità perché non si può penalizzare gli studenti dopo due anni di didattica a distanza sostenendo che tutto sia normale. E siamo in piazza contro il tentativo del ministro dell’interno di criminalizzare la lotta degli studenti tra buoni e cattivi. Gli studenti oggi sono uniti in piazza per far valere le proprie idee” commenta Simone Vial, del Fronte della gioventù comunista.
“Se non cambierà lotta dura sarà” è lo slogan scandito dai giovani.
Mentre Sara Munari del Ksa spiega: “Oggi torniamo in piazza contro la seconda prova, per chiedere l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro e per pretendere una presa di responsabilità della repressione nei confronti degli studenti da parte delle istituzioni.
Noi vogliamo conquistare i nostri obiettivi e non ci arrenderemo oggi. Questo è già il terzo corteo, siamo tantissimi e questo dimostra che agitazione è diffusa e in crescita. Saremo sempre di più e andremo avanti fino alla vittoria”.