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sabato, 27 Luglio 2024

Gli alberi morti di Mensio

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Vi ricordate le parole del presidente della Commissione ambiente il 14 maggio del 2017: “Fa più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce”?

Le pronunciò nel suo breve discorso in via Zino Zini all’altezza del numero civico 139 quando il consigliere comunale M5s Federico Mensio si mise alla testa di quello che allora venne definito “l’esercito verde”, un gruppo di volontari che armati di badili, pale, rastrelli e, come li chiamarono loro, “bombe di semi”, per piantare in questo angolo di verde della Circoscrizione 8 266 alberi. Il tutto rientrava nel progetto “Mille alberi Torino”.

Sono passati due anni e di quella giornata di festa rimane una brutta immagine, ovvero proprio gli alberi ormai morti. Già, vivi ma piccoli e non cresciuti ne rimangono una decina. Tutti gli altri sono tristemente secchi. E come giustamente disse Mensio fa più rumore la loro dipartita che la loro crescita.

Si potrà dire un domani che la colpa è di una cattiva manutenzione e allora si trovino motivi di questo, ma già due anni fa vedendo come venivano piantati c’era da chiedersi se non fossero che stati posizionati troppi vicini tra loro per permettere una felice sopravvivenza. Già, perchè in effetti anche prima di seccare questi alberi sono rimasti nani.

Non ce ne voglia Mensio ma dalla sua esperienza anche in termini lavorativi sull’ambiente forse ci si aspettava qualcosa in più.

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