di A.D.
Si va verso lo sciopero dello straordinario per quanto riguarda i lavoratori della Funzione Pubblica. L’incontro del 18 aprile tra Cgil, Cisl e Uil e l’amministrazione Appendino è stato un flop.
«Al tavolo si è presentato l’assessore Sergio Rolando che pur dimostrando disponibilità alla discussione non ha preso reali impegni per risolvere temi da tempo sollevati: assunzioni, decentramento e riorganizzazione, mobilità, progressione economica orizzontale, tagli di bilancio» spiegano dalle tre sigle.
«Così come avevamo preannunciato proclamiamo lo sciopero dello straordinario dei lavoratori del Comune di Torino per la durata di 30 giorni, dal 30 aprile al 29 maggio». Cgil, Cisl e Uil denunciano il fatto che per quanto riguarda le assunzioni: «l’età media dei lavoratori del Comune è di 55 anni. In assenza di una programmazione triennale delle assunzioni non solo si avrà un peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti, ma si avrà un peggioramento e riduzione dei servizi alla cittadinanza».
«Per quando riguarda il decentramento e la riorganizzazione con l’accorpamento delle circoscrizioni 8/9 e 2/10, la riorganizzazione della macchina comunale, la rimodulazione dei servizi, non possono avvenire senza un confronto con i diretti interessati» spiegano i sindacati. Inoltre «la mobilità all’interno dell’ente avviene senza alcun regolamento e non vi è una comunicazione trasparente delle necessità di personale nei vari settori». I sindacalisti della Funzione pubblica denunciano il fatto che era da più di tre mesi che era stato chiesto un incontro con l’assessore al personale, Sergio Rolando, senza avere una risposta. «A questo aggiungiamo il fatto che il taglio ipotizzato di 200 mila euro al circolo ricreativo dei dipendenti comunali porterà alla cancellazione dei soggiorni estivi per i figli dei dipendenti, ai buoni di Natale e a Natale in giostra e alla non applicazione dell’articolo 10 del contratto integrativo aziendale del 2005 in materia di previdenza e assistenza ai lavoratori della Polizia Municipale».