La modifica della legge sul gioco d’azzardo in discussione in consiglio regionale del Piemonte “destruttura la buona norma del 2016 e mira ad ampliare oltre misura la diffusione di attrezzature e gioco alimentando ludopatia, povertà e illegalità”. E’ la posizione dei sindacati di polizia e finanzieri Siap, Silp-Cgil e Silf, che con in nota congiunta, firmata dai dirigenti nazionali Pietro Di Lorenzo, Nicola Rossiello e Simone Sansoni, intervengono sulla questione.
La modifica, spiegano, “costituisce un grave errore con conseguenze potenzialmente pericolose e dannose per i cittadini, e anche per le forze di polizia da sempre impegnate a contrastare e prevenire l’illegalità che caratterizza e permea il settore”. Per i sindacati da molti anni si registra “un’ossessiva attenzione da parte della criminalità organizzata, la quale investe ingenti risorse sul gioco d’azzardo”, traendo grandi profitti. Inoltre “al pericolo criminalità si aggiunge il rischio elevato per la salute delle tante persone che precipitano nella dipendenza e delle famiglie che si indebitano”.
“Non si tratta di vietare il gioco legale, ma di contenerlo in proporzioni rigorosamente controllabili, mantenendo e implementando ogni azione utile a prevenire un potenziale flagello sociale”. “Noi operatori di polizia, quotidianamente impegnati a contrastare i fenomeni criminali come questo, crediamo che, per le caratteristiche intrinseche e per le ricadute che il gioco d’azzardo produce, la materia debba essere regolata a livello nazionale, anziché locale”. “Non tenere conto delle oggettività del fenomeno corrisponde all’assunzione di responsabilità sociali e politiche che non potranno essere ignorate in futuro”, concludono i sindacati.