“25 aprile ore 17 scendiamo in strada”. L’appello arriva su un canale di Telegram. Un messaggio firmato dal proprietario del gruppo, tale Real Manu. Chiama alla rivolta il “popolo” contro la “repressione” del “tutti a casa” targato governo Giuseppe Conte, per l’emergenza Coronavirus. Ma c’è anche un audio (con accenni no vax), che pubblichiamo qui sotto.
L’appello è stato accolto anche dal leader di Forza Nuova Roberto Fiore. Leggendolo non si può fare a meno di non pensare al Movimento dei Forconi che nel dicembre del 2013 portò a manifestazioni apparentemente spontanee e a scontri in piazza, come ad esempio a Torino. Forconi che come erano misteriosamente nati così erano spariti.
C’è da dire che come in quei giorni è chiaro il tentativo di qualcuno di cavalcare l’esasperazione delle persone chiuse in casa da oltre due mesi e la rabbia di chi vede nelle misure messe in campo per l’emergenza Coronavirus una forma di controllo sociale che va a colpire soprattutto le fasce più deboli.
Una categoria di persone che si è allargata ancora di più in questi mesi di crisi e che vedono lo Stato e le Amministrazioni locali principalmente come coloro che da una parte elargiscono 600 euro (effettivamente poca cosa di fronte alla gravità della situazione), buoni spesa e la sospensione di multe, e che dall’altra colpiscono duramente con sanzioni da record e denunce che sporcano fedine penali.
La frase “faccia ricorso”, pronunciata dalle Forze dell’Ordine al momento della sanzione, davanti alle lamentele, viene da sempre più persone considerata un modo per celare, in realtà, atti anticostituzionali, alchimie repressive e controlli sulla vita quotidiana. Mix che stanno accendendo micce di una Santa Barbara che rischia di esplodere se non vengono date delle risposte che non riguardino solo le cure del virus o la Fase 2. Anche perchè tutto questo sta diventando terreno fertile, come detto, alla calata dei nuovi forconi e a strumentalizzazioni varie.
Ma ecco l’audio e l’appello dei forconi anti-lockdown:
Nell’appello diffuso su Telegram si legge:
“25 APRILE ORE 17:00 SCENDIAMO IN STRADA: COME CI RICONOSCETE? AVREMO LA BANDIERA ITALIANA! TUTTI IN STRADA CON FISCHIETTI E MEGAFONI. MACCHINE E CLACSON CHE SUONANO OVUNQUE. A PIEDI CON BANDIERA ITALIANA E PENTOLE, PADELLE, COPERCHI QUALSIASI COSA PER FARCI SENTIRE! CERCATE NELLE VOSTRE CITTA’ E QUARTIERI CI TROVERETE CON LA BANDIERA ITALIANA! SIAMO OVUNQUE, SIAMO TANTI E SIAMO PRONTI IN TUTTA ITALIA! chi non ha la bandiera italiana mostri un fazzoletto bianco!
25 APRILE ORE 17:00 SCENDIAMO IN STRADA!
Riprendiamoci la nostra libertà!
Con questo grido invitiamo tutti coloro che vogliono essere LIBERI! Liberi di andare dove gli pare come da costituzione, che non vogliono più subire questa continua violazione psicologica tramite mainstream, che si oppongono ad ogni forma di violenza e regime dittatoriale, che non vogliono più subire le prepotenze del governo tramite vessazioni, che rifiutano ogni tipo di violazione della privacy per mezzo di video accusatori e spionaggio da parte di vicini di casa e o abitazione. Siamo quella parte d’Italia che non si arrende, quella parte della popolazione che non è più succube di mainstream e continue violenze psicologiche, quella parte di popolazione che vuole chiarezza e verità da parte di veri esperti e non dai soliti noti virologi di poco conto e task force inadeguate. Noi come popolo non riconosciamo il presidente del consiglio Conte, un presidente non eletto e scelto abusivamente contro il volere del popolo e quindi riteniamo nulli i suoi decreti incostituzionali, di regime dittatoriale in nome di un virus che probabilmente è già stato debellato”.
“In questi 2 mesi siamo passati da una chiusura precauzionale di 20 giorni a una vera dittatura con conseguente fallimento economico, sociale e relazionale. Siamo dentro al più grande esperimento politico di terrorismo psicologico di massa su larga scala mondiale e i popoli di alcuni paesi come Brasile, Belgio, America-Michigan, Ucraina, Germania-Berlino e molti altri si stanno ribellando scendendo in strada ed esprimendo il loro dissenso a questo regime dittatoriale mascherato da lockdown! Ora più che mai il mondo aspetta un messaggio forte e chiaro anche dal nostro paese, dobbiamo farlo per noi stessi, per i nostri figli, per la nostra libertà e per il nostro futuro! Prepariamoci senza violenza, SCENDIAMO IN STRADA con cartelloni e manifesti, con fischietti e megafoni, con le auto e clacson, senza nessun simbolo politico perché ricordatevi che i politici ci hanno tradito! Uniamoci sotto il nostro tricolore per amore nostro e del nostro paese, tutti uniti italiani e stranieri come un unico popolo, un popolo sovrano!”