Una cinquantina di avvocati in fila nella maxi aula 3 del Palagiustizia di Torino per depositare le richieste di costituzione di parte civile di oltre mille piccoli azionisti. E’ l’immagine con cui si è aperto oggi il processo Fonsai.
Il primo approdo in un’aula di tribunale tocca al patron Salvatore Ligresti e a tre ex manager della società per i quali era stato disposto il giudizio immediato. Davanti al collegio presieduto da Giorgio Gianetti sono seduti solo Fausto Marchionni, che da lunedì non è più ai domiciliari, e Antonio Talarico, mentre sono assenti Salvatore Ligresti ed Emanuele Erbetta. A tutti i pm Vittorio Nessi e Marco Gianoglio contestano il falso in bilancio e l’aggiotaggio.
In fila ci sono i legali di Mediobanca, Unicredit, Consob e della stessa Fonsai, che si troverà così in una doppia veste di imputato e parte lesa, quelli delle associazioni dei consumatori come Adusbef, Assoconsum e Movimento Consumatori che assistono centinaia di piccoli azionisti e gli avvocati che rappresentano una o due posizioni. L’obiettivo di tutti è tentare di ottenere un risarcimento.
Il record spetta a Siti, Sindacato italiano per la tutela dell’investimento e del risparmio, che rappresenta oltre 800 azionisti. Ad assistere il sindacato c’è l’avvocato Fabio Belloni che curiosamente si trova questa volta dall’altro lato della barricata dopo essere stato nel collegio di difesa di Calisto Tanzi nel processo per il crac Parmalat: “Ogni tanto gli avvocati – ha commentato – possono provare esperienze di tipo diverso. Mi hanno chiesto di patrocinare le ragioni degli azionisti e non vedo ostacoli”.
E’ lui che oggi ha chiesto ai giudici di rinviare l’udienza e fare dei ‘pubblici proclami’, comunicare cioè con annunci su quotidiani e altri mezzi la notizia del processo”gli azionisti – ha spiegato il legale – non sono mai stati avvertiti formalmente di questo processo”. Questo “nell’interesse di chi non ha fatto in tempo a costituirsi” ha sottolineato. Inoltre “un differimento della fase odierna – ha rilevato l’avvocato – servirà anche a riunire questo procedimento con l’altro”. La procura infatti e’ in attesa che venga fissata l’udienza preliminare per Paolo Ligresti e altri otto indagati per i quali ha chiesto il rinvio a giudizio. Alla richiesta dell’avvocato Belloni si sono associati anche gli altri legali e gli avvocati della difesa.
Il collegio ha rinviato tutto al prossimo 13 dicembre, in modo da avere il tempo di analizzare le richieste di costituzione di parte. In quella data si dovrebbero già discutere le questioni preliminari tra cui, se qualcuno la presenterà, quella della competenza territoriale del processo.
Per le due figlie del patron invece il tutto sembra chiudersi con i patteggiamenti: Giulia aveva patteggiato a inizio settembre una condanna a due anni e 8 mesi mentre si discuterà il prossimo 19 dicembre la proposta di patteggiamento a 3 anni e 4 mesi avanzata dai legali di Jonella Ligresti e su cui la procura ha già espresso parere favorevole.
Sara Settembrino
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