Non convincono le spiegazioni date dall’assessora Francesca Leon sulla vicenda dei 28 dipendenti licenziati dalla Fondazione Torino Musei. Il giorno dopo il presidio sotto il Comune dei lavoratori, ricevuti poi dai capigruppo del consiglio comunale, è la consigliera del Pd Chiara Foglietta a fare alcune considerazione sulle dichiarazioni della Leon. Facendo notare all’esponente della giunta che l’unico impegno preso per i dipendenti è garantire il riassorbimento degli ex dipendenti comunali: «Il grande impegno del Comune ha prodotto un risultato che ai 5 ex dipendenti comunali spettava di diritto» scrive Foglietta citando la delibera in cui si stabilisce che «Il Comune garantirà ai lavoratori che transiteranno in Fondazione il diritto di rientro in Comune in qualsiasi momento».
La consigliera Pd ricorda poi all’assessora Leon che il presidente della Fondazione è stato nominato dalla stessa Appendino lo scorso dicembre e che «se la Fondazione ha agito in autonomia (come dichiara anche il gruppo consiliare del #M5S), il 5 dicembre (giorno in cui è stato approvato definitivamente il piano divenuto esecutivo il 15 dicembre) chi era seduto in rappresentanza del Comune nel consiglio direttivo? E come ha votato? Seguendo le indicazioni di chi? Me lo diranno gli accessi agli atti che chiederò quanto prima» prosegue Foglietta aggiungendo che verranno chieste comunicazioni urgenti in Sala Rossa sull’accaduto. «Assessora Leon non è ammissibile pensare che lei non conoscesse la situazione. Il Suo compito non è quello di fare tavoli di trattative dopo i licenziamenti, ma di fare in modo che non si arrivi a quei tavoli. A Natale si è più buoni, ma non più fessi».