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sabato, 27 Luglio 2024

Famiglie piemontesi sempre più indebitate, Codacons fornirà assistenza

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Prestiti, mutui, e acquisti di beni di largo consumo, conti bancari scoperti, leasing e carte di credito revolving. Sono questi i motivi dell’indebitamento delle famiglie piemontesi che secondo la denuncia del Codacons, ha raggiunto livelli record. Un accumulo di debiti complessivi che avrebbe raggiunto i 2,9 miliardi di euro. Ogni singolo residente, neonati compresi, secondo i dati, risulta debitore di una cifra media di 624 euro.
Tra le morosità maggiori dei residenti piemontesi, luce, gas, acqua e telefonia, le classiche bollette insomma, che rovinano il sonno di chi non ce la fa più ad arrivare a fine mese.
«La causa di tale drammatica situazione è da ricercarsi nel progressivo impoverimento delle famiglie, colpite da una drastica riduzione del potere d’acquisto, dalla crescita della disoccupazione e da una pressione fiscale insostenibile» afferma il Presidente Carlo Rienzi.
«Di conseguenza -conclude Rienzi – chi ha contratto debiti negli anni passati non riesce più a far fronte ai propri obblighi».
Per andare incontro a queste famiglie, Codacons ha deciso di fornire loro assistenza. A partire da oggi, attraverso le istruzioni riportate sul sito www.codacons.it, è possibile accedere alla conciliazione paritetica per chi non riesce a pagare le fatture di utenze indispensabili (come acqua, elettricità e gas appunto), e sospendere l’interruzione delle forniture.

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