L’assessora al Welfare di Torino, Sonia Schellino, risponde all’assessora della Regione Piemonte all’Immigrazione Monica Cerutti, che ha sollevato parecchi dubbi sul progetto che l’amministrazione Appendino sta portando avanti per la liberazione dall’ex Moi.
«Quello che mi sarei aspettata dalla Regione in questi 20 mesi è che si impegnasse a darci una mano sul tema del lavoro, che è ciò che serve per dare opportunità di regolarizzazione, e sul tema della salute mentale, uno dei grandi problemi dell’ex Moi, invece tutto quello che fa è remare contro e fare polemica», dice Schellino che aggiunge «Abbiamo già ribadito che il modello non cambia e si basa su sostegno e inclusione e aspettare non serve a nulla, anzi».
«Il primo passo è dare a queste persone delle opportunità di lavoro e ci saremmo aspettati che la Regione proponesse dei progetti o mettesse dei fondi, cosa che non ha mai fatto, né mettendo fondi propri né facilitandone il reperimento. Lo scorso anno c’era un bando al quale poteva applicare come capofila solo la Regione o un suo ente. Abbiamo chiesto alla Regione che partecipasse ma si sono rifiutati. Quello che chiediamo alla Regione è che faccia la sua parte, questo ci aspetteremo e non parole contrarie o che si conti quante volte il sindaco parla con il ministro. Questo non serve a nessuno», conclude l’assessora Schellino.