E’ un equilibrio delicato quello tra il garantire le misure di sicurezza per evitare il contagio da Coronavirus e la programmazione dell’estate 2020, che con l’arrivo delle festività di aprile e maggio e le belle giornate inizia a far capolino nella testa di molti e, soprattutto, nei programmi di lidi, hotel e località che del turismo hanno fatto la loro principale fonte di ricchezza.
Per questo il governo sta lavorando a un decreto la cui bozza dovrebbe essere pronta già nei prossimi giorni che da un primo via libera alla stagione turistica. Certo, con molte restrizioni e attenzioni. Anche perchè c’è da sciogliere prima il nodo del calo dei contagi e della fine del lockdown per poter passare alla Fase 2.
Il primo obiettivo del decreto è quello di dare il via libera agli stabilimenti balneari che nelle prossime settimane potranno aprire e iniziare i lavori per preparare la stagione. Certo, poi si tratterà di trovare le regole necessarie per evitare il classico sovraffollamento delle spiagge nei mesi di punta. E non a caso di pensa a un “turismo di prossimità”, la riscoperta di borghi storici, di luoghi più vicini piuttosto che a mete lontane. O al massimo permettere a chi ce l’ha di raggiungere la seconda casa e i territori di origine.
Certo, al momento restano ancora ipotesi sulla carta, soprattutto perchè bisogna considerare ancora l’andamento della diffusione del virus fino al 3 maggio e vedere poi come si avvierà la Fase 2. Senza considerare che la chiusura delle attività ha costretto molte aziende ad anticipare le ferie e le difficili condizioni economiche di molte famiglie potranno far si che ci sia chi decida di non muoversi affatto questa estate.