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sabato, 27 Luglio 2024

Esclusiva. Caso Orlandi, ecco le dichiarazioni di Ali Agca consegnate in Procura

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

di Moreno D’Angelo
Ali Agca, con una mail che pubblichiamo integralmente, punta il dito contro “poteri occulti” e “grandi vecchi” che nei giorni scorsi avrebbero spinto per la sua immediata espulsione dall’Italia. Per l’ex Lupo grigio si tratta delle stesse “menti raffinatissime” che in Europa, America e Vaticano conoscono la verità sul caso Orlandi e che negli anni Ottanta, per realizzare i loro piani, si sarebbero anche serviti della mafia italiana per poi abbandonarla alla fine della Guerra Fredda. A questo proposito, Agca ha fatto riferimento anche al giudice Giovanni Falcone, chiamandolo “eroe”.
La mail è stata ricevuta il 5 gennaio alle 17.37 dal giornalista Fabrizio Peronaci, autore del libro “Il Ganglio”, che aveva posto alcune domande all’ex Lupo grigio subito dopo la sua espulsione, di qualche giorno fa, dall’Italia. Così facendo Agca ha interrotto una sorta di silenzio stampa. Il documento è stato trasmesso al Tribunale di Roma.
Non si sono certo placati dubbi e polemiche su quest’espulsione, formalmente legittima. Quelle che sembrano “sparate” e generiche accuse del turco contro i massimi sistemi sono in realtà elementi che hanno un preciso fondamento contestuale, che meriterebbe un approfondimento.
Agca è una figura che ha avuto un ruolo di primo piano, in episodi chiave, come attentatore di un Papa in un momento delicatissimo degli equilibri internazionali in Europa e nel mondo. E’ bene ricordare che l’ex Lupo grigio ha beneficiato di un provvedimento di grazia dopo essere stato condannato all’ergastolo e che non è mai stato dichiarato incapace di intendere e di volere. Il suo ascolto nel ruolo di testimone, in vista dell’imminente chiusura delle indagini preliminari sul caso Orlandi, avrebbe costituito un atto importante se non altro per l’acquisizione di elementi sul reato.
Agca è stato un personaggio abile e spregiudicato nell’indicare la cosiddetta “pista bulgara” come mandante dell’attentato per poi ritrattare. Il collegamento tra la sua vicenda e il caso Orlandi è ormai ampiamente documentabile. Non a caso il supertestimone Marco Fassoni Accetti, che ha avuto un ruolo importante, nel sequestro di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori nel 1983, è lo stesso che si è autoaccusato di aver prenotato una camera all’ex Lupo grigio, presso la pensione Isa, alla vigilia dell’azione in piazza San Pietro. Accetti ha anche ribadito come dietro il sequestro della “ragazza con la fascetta” vi fosse l’obiettivo di far ritirare le accuse verso i bulgari come mandanti dell’attentato al Papa. Per non parlare dei diversi incontri che il giovane Lupo grigio avrebbe avuto con alcuni ecclesiastici prima dell’attentato, circostanza avvalorata anche dalla foto che lo ritrarrebbe vicino al pontefice in una chiesa romana, tre giorni prima del crimine del 13 maggio 1981. Secondo quanto riferisce Accetti, l’attentato a Wojtyla avrebbe dovuto limitarsi ad alcuni spari in aria.
Sulla verifica di tante dichiarazioni e circostanze dietro il caso Orlandi e sui tanti misteri e responsabilità che permangono su questa vicenda, sulla quale nonostante gli insabbiamenti si sono aperti diversi squarci di verità, l’escussione testimoniale di Agca sarebbe certamente stata utile. Agca è certamente stato al centro di contesti molto pesanti e influenti. Ha avuto coperture e appoggi. Come quando ricevette la disponibilità del Costa Rica ad ospitarlo se non fosse stato incarcerato, come poi avvenuto. Sono interrogativi che restano, ma la speranza e l’impegno di tante persone e gruppi di solidarietà a fianco di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, fanno sì che sulla vicenda la verità sembra molto più vicina rispetto al passato.
Scarica la mail di Ali Agca inviata a Fabrizio Peronaci, documento inviato in Procura

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