Lapidario come sempre. Le parole sono la sua arma. Erri De Luca non usa mezzi termini per rispondere alla notizia di “ritirata” del procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli che avrebbe fatto il fatidico passo indietro in seguito alla pubblicazione sull’agenda di Magistratura Democratica, di uno scritto dell’intellettuale, ex militante di Lotta Continua.
Un affronto per Caselli. Il magistrato sebbene non abbia ancora ufficializzato la decisione, pare che non sia intenzionato a cambiare rotta. Non può accettare che Md pubblichi la posizione di qualcuno così lontano dalle sue idee.
«Se si dimette da Magistratura Democratica – dice Erri De Luca – vuol dire che non è più un magistrato democratico».
«Al di là di un’avversione personale nei miei confronti . aggiunge – mi pare un gesto incomprensibile».
«Se si tratta di applicare a Md una censura sulla scrittura siamo fuori dalla grazia democratica e civile. Caselli – conclude – non si è dimesso dalla magistratura, ma da Magistratura democratica. Cioè si è dimesso non dal sostantivo ma dall’aggettivo».
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