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sabato, 27 Luglio 2024

Embraco, lavoratori in presidio permanente davanti alla Regione. Ammortizzatori sociali dedicati nel DL Sostegni

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Monteranno le tende in piazza Castello, davanti al Palazzo della Regione, e resteranno lì fino a che non avranno risposte sulla loro situazione i lavoratori ex Embraco, per cui è scattato il licenziamento. La delegazione dei 400 operai e le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm, Uglm hanno appuntamento con il governatore Alberto Cirio il 19 maggio, ma fino ad allora saranno in presidio permanete per chiedere ascolto. 

“I lavoratori – spiegano i sindacati – chiedono certezze sul prosieguo del progetto Italcomp, finora l’unica soluzione individuata per mettere in sicurezza i 400 addetti torinesi e i 300 della Acc di Belluno. Dopo la battuta d’arresto sul piano arrivata dal Mise negli scorsi giorni, con il presidio permanente i lavoratori vogliono ricordare al Governo che, in mancanza di soluzioni adeguate, dal prossimo 23 luglio saranno tutti licenziati”.

Intanto anche dal governo nazionale starebbe arrivando una risposta. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha fatto sapere che si sta lavorando a Edelle misure anche all’interno del decreto Sostegni che affronterà in modo strutturale le condizioni di queste realtà che hanno avuto ritardi nei processi di reindustrializzazione, per questo motivo avranno qualche mese in più per provare a ripartire”.

Come precisa anche il segretario del Partito Democratico Paolo Furia: “Nel prossimo decreto sostegni in discussione in queste ore, al fine di garantire il sostegno al reddito a tutti i lavoratori interessati dall’intervento della CIGS per cessazione di attività, verrà inserita una norma che consentirà di proseguire per ulteriori 6 mesi la cassa integrazione per cessazione di attività in corso previa stipula di un nuovo accordo in sede Ministeriale alla presenza di Mise e della Regione interessata. Questa misura, fortemente voluta dal Partito Democratico, consentirà di sventare i licenziamenti dei lavoratori Ex Embraco attraverso il finanziamento di un ammortizzatore sociale dedicato”.

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