Niente logiche di partito, ma piuttosto un impegno comune per non consegnare la città alle destre Anche la viceministra dell’economia Laura Castelli spinge per un’alleanza tra Movimento 5 stelle e Partito Democratico alle prossime amministrative torinesi: “Lavorare insieme per allargare l’offerta, per usare un linguaggio commerciale, così da scacciare il rischio di consegnare Torino alle destre”.
Questo anche alla luce degli ultimi sondaggi che “ dicono che non ci sono giganti politici a Torino in questo momento”.
Insomma, Castelli sposa la tesi già sostenuta da Chiara Appendino e in un’intervista a La Stampa precisa: “Divisi si perde. Uniti è un’altra storia” non senza lanciare qualche stoccatina al Pd che con “la scelta del Pd di puntare sulle primarie” confermerebbe “che non hanno il coraggio di cambiare la città”.
E a guida di questo progetto unitari chi metterebbe Castelli? “Un nome tecnico – che sia però supportato dalla politica – sarebbe utilissimo per poter guardare avanti” afferma. E il primo che viene in mente è il rettore del Politecnico, Guido Saracco: “una figura che avvicina molti mondi, e a tutti i livelli. E se anche non fosse lui per motivi personali, con il suo aiuto bisognerebbe provare a trovare un nome equivalente”.
Di fronte all’ipotesi di un’alleanza solo al ballottaggio, come preferisce invece il Partito Democratico la viceministra precisa: “Se dobbiamo fare un viaggio lo facciamo insieme. No ad alleanze di quel tipo. E’ una questione che va oltre l’ambito locale. E quando le questioni non sono di competenza di una amministrazione, si deve provare ad andare oltre”.