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sabato, 27 Luglio 2024

È lite tra i Verdi e Damiano Carretto sui simboli ecologisti: diffida al Movimento 4 ottobre

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Solo pochi giorni fa Damiano Carretto aveva annunciato la sua candidatura a sindaco di Torino presentando la lista Torino Verde dai forti contenuti ecologisti. Ora arriva la risposta dei Verdi Torino che hanno diffidato M4o dall’utilizzo del nome e dei simboli. 

Per i Verdi la lista di Carretto “causerebbe ambiguità e confusione negli elettori, e per questo diffidata dalla Federazione Nazionale dei Verdi, inammissibile in quanto la parola “Verde” riprodotta con caratteri grafici sostanzialmente identici a quelli utilizzati nello storico simbolo della Federazione dei Verdi, così come già stabilito una sentenza dell’Ufficio Elettorale Centrale della Corte di Cassazione del 4 marzo 2006”. 

I portavoce Tiziana Mossa, Angela Plaku e Antonio Fiore chiedono che “in vista delle prossime elezioni comunali le proposte politiche sulla scheda elettorale siano chiare e facilmente riconoscibili dagli elettori, ogni elettore deve avere il diritto di scegliere la proposta politica a cui si sente più vicino, senza ambiguità e liste civetta che cerchino di creare confusione”.

“Noi Verdi Europa Verde Torino ribadiamo che il nostro percorso è sempre stato  coerente e lineare affrontando tematiche legate  all’ambiente, i diritti sociali e civili ed il benessere dei torinesi. Il nostro progetto politico radicato in tutta Italia e parte integrante della grande famiglia dei Verdi Europei resta aperto al contributo di tutti i cittadini  e cittadine ed alle associazioni che si riconoscono in questi valori” concludono. 

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