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martedì, 10 Dicembre 2024

Di Maio difende Appendino dal fuoco amico

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

L’arrivo del vicepremier Di Maio in terra torinese era già previsto, ma di sicuro assume una nuova luce dopo che ieri il Salone dell’Auto ha abbandonato il capoluogo piemontese scegliendo Milano per l’edizione 2020. Il risultato del pasticciacci di un vicesindaco che ha ammesso con candore di aver augurato la grandine e inviato i vigili per le multe agli stand, e di consiglieri di maggioranza che hanno presentato una mozione per evitare che il Parco del Valentino venisse usato per eventi fieristici.

Conseguenza di questo caos è la furia della sindaca Chiara Appendino che in un breve comunicato ha lasciato intendere che da questa vicenda potrebbero derivare decisioni senza precedenti.

In attesa di parlarle di persona però il vicepremier Luigi Di Maio manda via Facebook un messaggio di solidarietà alla sindaca. “Chiara Appendino è una delle donne più coraggiose che abbia mai conosciuto – scrive – Quello che ha dovuto affrontare in questi tre anni avrebbe steso una mandria di bufali. Lei, non solo ha retto a tutti coloro che le hanno addebitato in maniera violenta responsabilità non sue, ma ha sempre avuto la capacità di reagire per il bene della città Ha ereditato dal Pd un comune quasi in default, governato da colui che fu definito “il sindaco più apprezzato d’Italia”. Peccato che nessun giornale avesse mai spiegato agli italiani quanto fosse diventato grande il buco di bilancio con cui Piero Fassino “spendeva e spandeva” soldi pubblici”.

Chiara già nel 2016 rappresentava ai miei occhi il futuro del MoVimento, oggi lo è più che mai. Ha sempre avuto una visione di Governo. Ha sempre mirato a governare non per vendicarsi, per attaccare qualcuno o per bloccare qualcosa. Lei ha sempre incarnato la voglia di costruire, evolvere, innovare, investire in nuove persone e nuove energie del Paese” prosegue Di Maio lasciando intendere che non vuole che la sindaca lasci e anzi aprendo spiragli a un possibile futuro romano per lei.

Mentre tra le righe si legge anche un chiaro attacco a quella parte di consiglieri già definiti dissidenti che più volte in questi tre anni hanno messo il bastone tra le ruote ad Appendino: “In questi anni, nel MoVimento, la visione che ci ha portato al governo delle città e del Paese è sempre stata quella di guardare fuori dal MoVimento, oltre un simbolo o un gruppo ristretto di persone, per accogliere nuove sfide e nuova gente, confrontarsi, evolversi, costruire nuovi legami con parti della società. Poi esiste sempre una piccola minoranza, che io definisco “i nemici della contentezza”, quella rappresentata da chi preferisce chiudersi e alimentare rancori e tensioni, credendosi portatori della conoscenza divina su cosa significhi “essere del MoVimento””.

“Chiara Appendino rappresenta il futuro del MoVimento, è un sindaco aperto al dialogo, che lavora ogni giorno per promuovere nuovi investimenti nella sua città, che non vive di pregiudizi, forte delle sue convinzioni. In questo anno posso testimoniare che non è passata una sola settimana in cui Chiara non stimolasse i nostri ministeri a fare meglio su Torino. È grazie a lei se a Torino ci saranno le ATP Finals di tennis, la Casa delle Tecnologie Emergenti, l’area di crisi complessa per il rilancio dell’impresa e tanti altri progetti che sta portando avanti” prosegue Di Maio confermando il suo endorsement alla sindaca: “Oggi Chiara è giustamente molto arrabbiata per un’occasione di investimento che ha perso Torino, in cui ci sono anche responsabilità dei consiglieri M5S di maggioranza. Alcuni giornali dicono addirittura che voglia dimettersi da Sindaco. Qualsiasi decisione prenderà io starò sempre dalla sua parte. Dalla parte di chi, con il buon senso, ogni giorno passa il tempo a costruire una nuova Italia e non a demolire. Facciamole sentire tutti il nostro sostegno”.

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