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martedì, 10 Dicembre 2024

Delusi da Lo Russo i Verdi pronti a lasciare la coalizione

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Non nascondono la loro delusione e amarezza i Verdi torinesi nei confronti del candidato sindaca del centrosinistra Stefano Lo Russo che i portavoce Angela Plaku, Tiziana Mossa e Antonino Fiore avevano incontrato nei giorni scorsi per portare le istanze del loro partito.

Proposte che sarebbero state disattese: “Torino ha bisogno di meno arroganza e più vicinanza invece troviamo le solite parole senza fatti, le solite corse al posizionamento mascherate da scelte ideali, i soliti sgambetti” affermano. “Ci aspettavamo – proseguono – che il candidato Lorusso, uscito debolissimo da primarie a cui ha partecipato poco più di un torinese ogni cento, lavorasse a trasformare questa evidente debolezza in un generoso rilancio per includere, innovare e sperimentare attraverso un programma in cui il verde non fosse il colore della vernice per coprire idee e progetti stanchi e certamente non capaci di parlare alla parte più debole della città così come alle nuove generazioni emarginate dalla politica”.

I Verdi non nascondono anche la preoccupazione per la coalizione che si sta delineando “non già una coalizione davvero innovativa, all’altezza della Torino di domani, ma una specie di fotocopia sbiadita di un’offerta politica che i Torinesi hanno respinto cinque anni fa e che parrebbe ripresentarsi con gli stessi protagonisti a manovrare il gioco, oltretutto senza aver imparato la lezione”.

Non è un mistero che il partito ecologista nella campagna elettorale per le primarie aveva sostenuto Enzo Lavolta che “ha dimostrato spiccata sensibilità verso i temi ambientali mettendoli al centro del suo programma politico, cosa che non ha dimostrato il candidato Lo Russo in questi pochi incontri che abbiamo avuto”.
Nell’incontro della scorsa settimana i Verdi avevano chiesto al candidato sindaco che nelle liste non ci fossero simboli che si sovrapponessero al loro: “Purtroppo anche questa richiesta in questo momento non è stata presa in considerazione dal candidato Sindaco Lo Russo. Ci abbiamo messo l’ingenuità della nostra inesperienza e la generosità della nostra voglia di cambiamento, ci sono tornate indietro mortificazioni e furberie che mai ci saremmo aspettati.”

E ora c’è davvero l’ipotesi che la coalizione di centrosinistra possa perdere un pezzo: “Se alla fragilità del candidato e della coalizione aggiungiamo anche una fragilità programmatica, magari condita con una arroganza davvero fuori luogo, diventa difficile per i Verdi sentirsi parte di un simile progetto politicoCom’è noto i Verdi torinesi sono in larga parte giovani che vedono nell’ecologismo la chiave di lettura e di intervento per cambiare il mondo, a cominciare dal lavoro e dall’organizzazione dei servizi delle città, per questo sono quanto mai lontani da questo modo di pensare e agire la politica” affermano i portavoce. “Le primarie hanno mandato un segnale inequivocabile, con questi metodi non si va lontano, i Verdi ce la metteranno tutta per raddrizzare questo centrosinistra alla deriva. Ma non a qualunque costo, i prossimi giorni saranno per noi determinanti, poi decideremo” concludono.

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