Si è aperto, ma è stato subito rinviato il processo per il crack De Tomaso, che vede sul banco degli imputati l’ex patron della casa automobilistica Gianmario Rossignolo, il figlio Gianluca e altri 6 dirigenti. Le accuse vanno da bancarotta fraudolenta, false fideiussioni e violazione della legge fallimentare, in relazione al fallimento del 2012, dopo che la De Tomaso aveva prodotto solo un prototipo di automobile.
Per un difetto di notifiche il processo è stato rinviato al primo giugno. Fuori dal tribunale di Torino un presidio della Fiom, mentre in aula c’erano circa una trentina di ex operai che si sono costituiti parte civile, a cui dovrebbero aggiungersi alla prossima udienza altri trecento lavoratori. Parte civile anche la Finpiemonte, proprietaria dello stabilimento di Grugliasco, ex Pininfarina dove le auto dovevano essere prodotte. La Regione Piemonte e il curatore fallimentare Enrico Stasi le altre parti civili.