5.4 C
Torino
venerdì, 6 Dicembre 2024

Covid, crescono i contagiati in Consiglio Regionale. Grimaldi: “Chiesto più volte di tornare alle sedute a distanza”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Il Covid-19 ferma anche il Consiglio regionale del Piemonte. Ieri la seduta a Palazzo Lascaris è saltata dopo la notizia di un positivo al tampone tra i consiglieri. Poche ore dopo i contagiati erano già 5: quattro della Lega più il capogruppo di Fratelli d’Italia. A cui si sommano anche due dipendenti. Per questo sono stati imposti i tamponi urgenti a tutti i consiglieri e dipendenti entrati in contatto con i positivi. 

Dopo mesi di Consigli da remoto dopo la pausa estiva si era deciso di riprendere le sedute in aula, scelta non da tutti condivisa soprattutto visto la nuova crescita dei contagi. Ad esempio il capogruppo di Luv Marco Grimaldi esprime la sua perplessità: “Da tempo, come sapete, chiedo di essere conseguenti, non si capisce che cosa dobbiamo dimostrare in 50 in aula quando nel privato non possiamo vedere più di tre persone a cena. Il passaggio al lavoro in remoto, per chi può farlo come noi, deve essere un esempio da seguire”. 

“Noi avevamo chiesto di disporre anche solo una stanza virtuale per chi presentava sintomi e di ridurre la capienza dell’aula di Palazzo Lascaris, per non rendere quel luogo insicuro con così tante persone presenti in contemporanea. Il Dirmei ci aveva suggerito lo stesso. La destra pensava fosse un segno di debolezza, così la scorsa settimana, dopo che la Capigruppo in un primo momento aveva deciso di tornare alle riunioni a distanza, il Presidente Allasia, sentita la sua maggioranza, ci ha portato tutti di nuovo in aula. Le notizie che giungono dai banchi della maggioranza sono serie, ma per fortuna non gravi. Ora che hanno il focolaio in casa possiamo solo dire loro: rimettetevi presto, proteggete i vostri cari e d’ora in poi date l’esempio” prosegue Grimaldi che conclude: “Non ci sono eroi, nessuno può pensare di essere immune. Che tu sia Djokovic o un consigliere regionale, sei uguale agli altri. Anzi, se fai il gradasso gli unici che rischiano, come si è visto, sono i dipendenti”.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano