Ventimila metri cubi di roccia e pietre sono crollate dal monte di La Saxe a Courmayeur. La situazione è sempre più critica. Intanto è stato riaperto il Traforo del Monte Bianco rimasto chiuso per oltre due ore, «a titolo precauzionale», come spiega il sindaco della città valdostana Fabrizia Derriard, che evidenzia: «Sono in corso da parte dei tecnici regionali delle verifiche, anche strumentali, per valutare l’entità dei crolli dal Monte di La Saxe. Quello che è certo è che la frana sta scaricando più di ieri».
Procedura di emergenza dunque attivata dalla prime ore dell’alba, quando i tecnici della Regione hanno appurato l’entità dello smottamento notturno.
Continuano i crolli di quella frana che continua a minacciare il villaggio La Palud, evacuato lo scorso 8 aprile. Il versante di montagna di quattrocento mila metri cubi continua a muoversi.
Data la pericolosità il capo della protezione civile Franco Gabrielli farà un sopralluogo sorvolando la zona della frana, incontrerà le autorità regionali e gli 80 sfollati di La Palud.
Gabrielli parteciperà anche all’avvio del cantiere di costruzione del vallo che, nell’arco di qualche mese, dovrebbe essere in grado di proteggere le abitazioni poste ai piedi del Monte di La Saxe.
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