A quasi oltre due mesi dalla scomparsa, di Elena Ceste non si ha ancora nessuna notizia.
I sommozzatori dei vigili del fuoco di Torino continuano a battere il Tanaro. Ma a causa del maltempo e della conformazione del fiume le ricerche sono molto difficoltose.
Intanto i Ris hanno compiuto dei rilievi nell’abitazione della piccola frazione Motta di Costigliole d’Asti in cui la donna viveva con il marito Michele Buoninconti e i quattro figli, e nelle due automobili. Mentre la Procura di Asti continua a indagare per istigazione al suicidio.
Sui risultati però vige il massimo riserbo e non sono ancora stati diffusi.
Il Buoninconti intanto continua a puntare il dito contro l’ex compagno di scuola di Elena con cui la Ceste si sentiva su Facebook e con cui chattava quasi ogni sera.
La vicenda si fa sempre più complicata. I tasselli continuano a non combaciare. Si parla di un video in cui Elena avrebbe un rapporto intimo con un altro uomo. Di quei fotogrammi però non c’è traccia e gli inquirenti non hanno ancora finito di analizzare il computer della donna.
Poi di un ricatto, di due uomini, di messaggini sul cellulare e nella chat privata del social network.
Poi una Elena che cambia da ottobre quando succede qualcosa, ma nessuno sa dire cosa possa aver scosso la Ceste.
Una Elena sconvolta che la sera prima di scomparire quella maledetta mattina del 24 gennaio ha pianto tutta la notte e si è confidata con il marito dicendo di sentire delle voci in testa.
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