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mercoledì, 13 Novembre 2024

Coronavirus, fase 2: incontro con i congiunti. Ma chi sono i congiunti?

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Nell’illustrare il piano per la Fase 2 che partirà il 4 maggio il premier Giuseppe Conte ha detto che saranno consentiti gli spostamenti “per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”. Una frase che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti, costretti a mesi di lontananza dai propri cari. Ma che ha anche sollevato qualche perplessità sul termine usato dal presidente del Consiglio: cosa si intende infatti per congiunti?

Molti si sono chiesti se dal 4 maggio sarà possibile vedere anche amici o i fidanzati che magari risiedono in altri comuni. Ma purtroppo c’è da dire che per quello ci sarà da aspettare ancora. La parola congiunto infatti è ben normata giuridicamente e indica, secondo l’art. 307 4° comma c.p. si riferisce a «ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti». Insomma, fidanzati e amici non avendo legami di sangue e nè rapporti sanciti civilmente non sarebbero tra le persone che dal 4 maggio si potranno rivedere.

Fermo restando che il decreto è ancora una bozza e che bisognerà aspettare la sua approvazione definitiva per vedere se ci saranno precisazioni o aggiunte. La frase pronunciata da Conte “Niente party privati” su cui tanto si è ironizzato sui social in realtà ha ancora tanti aspetti da chiarire.

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