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giovedì, 24 Ottobre 2024

Coronavirus, Conte firma la proroga: restiamo a casa fino al 13 aprile

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Come era già trapelato da giorni oggi è arrivata l’ufficialità: l’emergenza Coronavirus continua e si resta a casa fino, almeno, al 13 aprile. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato di avere firmato un nuovo decreto in cui vengono prolungante di altri dieci giorni le restrizioni, che dovevano concludersi il 3 aprile.

“Non siamo ancora nella condizione di poter allentare le misure restrittive che abbiano disposto di alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti. Per questo ho firmato il nuovo Dpcm che proroga le misure fin qui prese fino al 13 aprile. Se iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico e sociale, saremmo costretti a ripartire di nuovo, un doppio costo che non ci posiamo permettere”.

“Invito tutti a rispettare le misure. Abbiamo risposto sanzioni severe per sparuta minoranza che non rispetta. Non ci possiamo permettere che non la noncuranza di alcuni comporti danni a tutti. Sono personalmente dispiaciuto che dovremmo passare anche festività con regime restrittivo. Nel momento in cui il consiglio degli esperti ce lo permetterà inizieremo a pensare a allentamento misure. Ma non posso darvi una data”.

Continua Conte, che spiega che dopo questa prima fase di emergenza ci “Sarà la fase due è di convivenza con virus, adottando misure di contenimento”. Poi “la fase 3, uscita emergenza, ripresa attività, rilancio vita economica e sociale”

Impensabile ad oggi conoscere una data certa del fine emergenza. I contagi ci sono sempre e purtroppo anche le vittime. Anche se una flessione e come, sottolinea Conte. “Se dati si consolidano allentiamo misure , ma non posso garantire che accadrà dal 14 aprile”.

Nel nuovo Dpcm si aggiunge anche la restrizione per le società sportive che non potranno più svolgere le attività di allenamento in squadra. Conte torna anche sulla questione che in queste ore aveva creato tante polemiche e divisioni di veduta: l’ora d’aria per i bambini. “Non abbiamo mai autorizzato – dice il premier – il passeggio con i bambini. Abbiamo solo detto che si può consentire l’accompagnamento di un bambino per un genitore quando va a fare la spesa”.

A chi gli chiede di come stanno procedendo i rapporti con il resto degli Stati Europei Conte precisa: “L’Europa sta dimostrando di essere un insieme coordinato e integrato di Stati che vogliono far fronte comune per un nemico comune”. Ma sul Yes è categorico: “Il Mes è nato per accompagnare singoli Stati che sono in tensione finanziaria verso percorsi anche virtuosi verso l’uscita di queste tensioni. E’ uno strumento per shock asimmetrici, noi stiamo attraversando un tsunami epocale, ho detto ai colleghi: non mi riproponete questo Mes”.

 

 

 

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